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venerdì 30 novembre 2012

Intervista a Artibani


Francesco Artibani ci ha concesso un'intervista nella quale ci fa anche delle anticipazioni sulla sua storia con Famedoro e Rockerduck. Lo ringraziamo tantissimo! Buona lettura...




- Quando hai iniziato la carriera di fumettista? Per quale rivista?
R: Consulto il curriculum e ti rispondo con precisione totale: il mio primo lavoro da fumettista, come disegnatore, risale al 1987 con la riduzione a fumetti di alcune favole delle Mille e Una Notte per una piccola casa editrice romana (pagate ma, probabilmente, mai pubblicate), sceneggiata da Giorgio Pedrazzi.

- Quando in Disney?
R: La mia collaborazione con Disney è iniziata nel 1991 come sceneggiatore.

- Ora una domanda un po' difficile... Ricordi quale è stata la prima storia in assoluto che tu hai realizzato?
R: E’ quella di cui ti dicevo nella prima domanda. Per Disney invece la prima storia, pubblicata su Paperino Mese, è stata “Zio Paperone e la regina nera”, scritta in società con Fabrizio Mazzotta e Silvano Caroti.

- Su un articolo di PK-Il mito ( e in quell'intervista sul sito PKNA.weebly http://paperiniknewadventures.weebly.com/5/post/2012/07/intervista-afrancesco-ar... -Ndr- ) affermi di aver fatto il disegnatore. Non ne ero al corrente! Quindi... continui tutt'ora a disegnare? O, se hai finito, quando hai smesso?
R: Ho iniziato la mia attività disegnando fumetti e cartoni animati, lavorando nello studio di animazione di Vito Lo Russo, a Roma. Dal disegno sono passato poi gradualmente alla sola scrittura. Il disegno continuo a praticarlo per realizzare bozzetti e layout; ne ho nostalgia ma continuo a preferire la scrittura. Le ultime cose disegnate risalgono al 2000, quando ho smesso di realizzare, dopo dieci anni, le strisce dell’Omino Bufo sul mensile “Cattivik” (ma per Topolino ho disegnato molti bozzetti per le copertine di Topolino).

- Ti piace/piaceva il tuo stile ( in quell'intervista pare di no... -Ndr-  )?
R: Sì, mi piaceva! In quell’intervista un po’ si equivocava sul segno volutamente sgangherato usato per l’Omino Bufo (ma in quel caso dovevo rifarmi allo stile folle del suo creatore, Alfredo Castelli). Quando disegnavo le storie di “Tiramolla” o la serie di “Scardaglione e Maruzzelli” per Lupo Alberto, su testi di Lello Arena, usavo uno stile più classico.

- In una storia che uscirà a febbraio userai Cuordipietra Famedoro. La storia come ti è venuta in mente? Pensavi fin da subito di ripescare Famedoro? Come ti sembra sia venuta?
R: La storia è una lunga avventura in 4 puntate e racconta del crollo dell’impero di Paperone per opera dei suoi peggiori nemici, riuniti per l’occasione. In questo senso la presenza di Cuordipietra era necessaria e sono stato molto contento di poterlo ripescare e usare accanto a Rockerduck, evidenziando in questo modo quella che è la differenza tra i tre paperi miliardari (Paperone, Rockerduck e Cuordipietra), tre carattere molto diversi. Le 126 pagine della storia sono state disegnate da Alessandro Perina; io mi sono divertito molto e spero che anche i lettori possano divertirsi leggendola. Agli inizi del 2013 la storia dovrebbe vedere la luce su “Topolino”.

- Infine, quali storie stai progettando usciranno in futuro, escludendo quella della precedente domanda?
R: Di storie in arrivo ce ne sono tante a partire da quella dedicata al commissario Montalbano e disegnata da Giorgio Cavazzano. C’è poi una versione disneyana di “Moby Dick”, con due puntate di Paolo Mottura, una storia per il numero 3000 del settimanale e altre cose sparse a cui tengo molto… Questo 2013 che arriva dovrebbe essere abbastanza ricco di racconti per topi e paperi.

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